Le Frasi più belle del Film Romanzo criminale
[Ultime parole] Sto a morì... (Il Grana)
Quanto me fa ingrifa' sta machina, aho! Pensa che in Italia ce l'avemo io, e er principe de Torlonia. Ieri c'ho portato mi' madre a comprà la cicoria al mercato, aho! Ce guardavano tutti se stava pe mette a piagne. (Dandi) [Rivolto al Freddo]
'Na volta iddo non è era così, m'avita crere. Ma ora sto cristiano è diventato un guaio, e in questi casi da noi si dice che solo i vivi fanno guai... (Zio Carlo) [Riferito al Terribile]
Me brucia! (Il Terribile) [Ultime parole]
E tu zitto e catena pure se manco come cane vali na lira t'ho ammazzato il padrone e non hai detto "a" t'ho tirato un osso ed eccote qua. (Libanese)
Zio Carlo, guardi che non è 'na mancanza de rispetto. È che noi non ce l'avemo mai avuta 'na famija come 'a vostra, che, che te dice quello che, che bisogna fa, o quello che è giusto dì e quello che non se pò dì. Noi semo solo gente de strada, ma n'affare ce stamo dentro. (Dandi) [Rivolto a Zio Carlo, dopo che Freddo gli aveva risposto in modo sgarbato]
Bologna nun è robba de na banda... è robba vostra... invece de sta' a rompe er cazzo a me, va' a da 'na controllata ar ministero o a e stanzette qua sopra... magari ce trovi er timer co' scritto sopra "Repubblica Italiana". (Freddo) [Mentre viene interrogato da Scialoja sulla strage di Bologna]
Io gli uomini li faccio sognare, non li faccio morire tra quattro mura! (Patrizia) [Rivoltoa a Freddo]
L'hai mai guardato negli occhi uno dopo che gli hai sparato? Io sì, sempre. In quel momento è come se si togliessero una maschera, uno dal niente diventa sfrontato, uno che era coraggioso piange, senza Dio prega... Chissà come saremo quanto toccherà a noi. (Il Nero)
Io da anni appartengo a questa organizzazione criminale, molto forte e ramificata. Io mi sono sempre occupato della qualificazione degli stupefacenti, io li conosco tutti. C'hanno bische, tereni, negozi, palazzi interi, c'hanno tutto! Pure 'na discoteca se so comprati. E a parte quello, commissa', nessuno j'a mai rotto le palle perché dice che so' amici d'a mafia, dei teroristi, pure di certi poliziotti. So solo che il Freddo me vo' morto e chi comanda veramente oggi è il Dandi. (Sorcio)[Durante l'interrogatorio]
[Sui massoni] Ma sì, quei testa di cazzo là! Quelli che giocano coi compassi, i cappucci e i numeri di iscrizione. Pensa che c'ho un numero d'iscrizione pure io. 'Na vorta uno in un grande albergo a 'na riunione m'ha chiamato "fratello muratore". Ha! Te, hai capito? Robba che se 'o sapesse la por'anima de mi' padre, che quello proprio muratore me voleva fa' diventa'. (Dandi)
Glielo dico io chi sono. Prima che lei raccolga stupide maldicenze. Sono un servitore dello stato. Per ragioni di servizio mi misuro col male, come lei d'altronde. Vede, i segnali che raccolgo da un po' di tempo a questa parte mi dicono che molto presto tutto finirà. La divisione del mondo, il muro di berlino con il quale sono invecchiato presenta delle crepe molto evidenti e molto presto verrà giù trascinando sotto le sue macerie la classe politica di 50 anni io me ne andrò un minuto prima del terremoto. Ma non si incomodi con le sue indagini per spazzarmi via. Lo farà la storia. (Il Vecchio)
Ho fatto un sacco de cazzate ne la vita mia; ma tu, dalla prima volta che ti ho vista e per il tempo che me resta, sei stata la parte bella! Er mejo che uno come me poteva spera'. Tante cose di me le sai, ma tante non te l'ho dette, una di queste è che so' malato, so' molto malato e vojo stare da solo quando sarà il momento... Te vorrei risparmia', hai capito, i dolori, le cure, il sangue e tutto quello che se ne va prima ancora che se n'annamo noi. Tu devi fa il lavoro che ti piaceva e che non hai potuto fa pe' colpa mia. Me pare de vederte, sai amore, co l'occhiali, er tuo sedere alto, in mezzo alle statue, ai quadri, ai libri, a le cose antiche, a le cose belle... Sì, me pare de vederte amore, amore mio! (Freddo) [In un messaggio a Roberta]
Questa è la mia lettera di dimissioni dal servizio. Esco di scena in punta di piedi senza far rumore. Nel tempo che verrà non ci sarà bisogno di gente come me perché non ci sarà più nessuna democrazia da salvare ma solo interessi privati, lotte per più potere e denaro. I pochi fascicoli che porto con me parlano degli uomini che dovranno salvarsi dal diluvio. Persone spesso ignobili, anime nere, capitani di ventura. Eppure come già altre volte nella storia saranno loro a governare il caos... (Il Vecchio)
Le cose sono cominciate da queste parti: dietro quel palazzo, da ragazzini, la notte rubammo 'na machina. Eravamo Libano, il Dandi, io e il Grana, el povero Andreino che ce lasciò quella notte stessa. Era una notte come questa, minacciosa, piena de nuvole. Chi lo sa, forse quella morte doveva esse 'n segnale per farce capì che dovevamo sta boni, dovevamo sta al posto nostro pe' non fa a stessa fine... E invece noi abbiamo pensato che era proprio mejo fa quela fine piuttosto che timbra' un cartellino pe' tutta la vita. (Freddo)
[Ultime parole] Freddo... (Ciro Buffoni)
CiakZone
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9.11.13
Antonello Fassari, Claudio Santamaria, Film con la R, Frasi famose film, Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Politico, Poliziesco, Riccardo Scamarcio, Stefano Accorsi, Storico
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