Visualizzazione post con etichetta Film con la F. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Film con la F. Mostra tutti i post

18/10/19

Fury Frasi, Citazioni, Battute, Quotes

Fury Frasi, Citazioni, Battute, Quotes

  • Gli ideali sono pacifici, la storia è violenta. (Don 'Wardaddy' Collier)
  • Non siamo mai scappati, non lo farò ora. (Don 'Wardaddy' Collier)
Citazioni su Fury
  • Fury è un film che mi ha arricchito. Per sostenere il mio ruolo ho dovuto lavorare sulla leadership, mi sono addestrato all'arte del comando. E il comando non è nulla senza il rispetto. Sul set ero il primo ad arrivare, l'ultimo ad andarmene, il più veloce a eseguire gli ordini. Non mi sono mai lamentato di nulla: era fondamentale che gli altri ragazzi vedessero in me una specie di guida. Per questo motivo sono sicuro che l'esperienza sul set Fury mi abbia reso in qualche modo un padre migliore. (Brad Pitt)

04/10/19

Frasi Fantozzi 2000 - La clonazione film

Il collegio era in realtà, un carcere di massima sicurezza. Progettato dallo stesso architetto di Alcatraz. Lì venivano deportati i ragazzi difficili delle più potenti famiglie del paese. La rieducazione avveniva attraverso un rigidissimo piano di studi, nel quale spiccavano queste materie: abuso di potere, educazione al razzismo, ricatto aziendale, furto legalizzato, delitto politico, cannibalismo! (Voce narrante)
La Silvani per San Valentino aveva preteso un tailleur firmato e autenticato da due notai turchi. È un'inestimabile pelliccia di panda, ucciso a martellate! (Voce narrante)
Come tutte le adolescenti, anche Uga la nipote di Fantozzi si era adeguata all'ultima moda. Scarpettone ginniche con zeppone multistrato, pantalone a zampa di mammut e mini-top ultra-succinto ad effetto sexy garantito. (Voce narrante)
Il 30 dicembre del 1999, Fantozzi realizzò improvvisamente di essere alla vigilia del fatidico Capodanno del 2000. Quella scadenza epocale, necessitava di un festeggiamento memorabile. (Voce narrante)
Erano le famigerate lenticchie di Gayenna, mescolate con peperoncino messicano e concimate con polvere da sparo! (Voce narrante)
Naufragati in mezzo all'Adriatico, furono intercettati da una Lancia della polizia. Scambiati per profughi e rimpatriati sulla spiaggia di Valona. La cento quarantaquattrenne Contessa Madre venne invece ripescata in acque internazionali da un peschereccio di Mazara del Vallo. Mentre cercava di stuprare furiosamente tutto l'equipaggio, furono tragicamente affondati da una motovedetta tunisina. (Voce narrante)

09/11/13

Le Frasi più belle del Film FBI: Protezione testimoni

Non importa quanti uomini io abbia ucciso, l'importante è che vada d'accordo con quelli che sono ancora vivi. (Jimmy Tudescki)
[Parlando con il cameriere a proposito della maionese] Se ci rimetti la maionese, ti spezzo entrambe le gambe, do fuoco al locale ed esco a guardare mentre strisci come un verme tra le fiamme. (Jimmy Tudescki)
Mia suocera? Hai presente l'anticristo? (Nicholas Oseransky)
È un po' arrabbiato. Bene, ho fatto arrabbiare un pluriomicida! (Oz, parlando di Jimmy)

31/10/13

Le Frasi più belle del Film Franklyn

Una volta qualcuno ha detto che la religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dai saggi e utile dai governanti... la sola cosa in cui credo io è che il mio nome è Jonathan Preest e che stanotte ucciderò un uomo. (Jonathan Preest)
Qualunque posto può essere una prigione se non hai nessuna fede. (Jonathan Preest)
Quando sei perduto sei pronto a credere in qualsiasi cosa. In questa città ogni religione prometteva un futuro che fosse in questo mondo o nell'altro. Il prezzo da pagare era solo una fede e una fiducia; e malgrado la venerazione, il rispetto e la preghiera ognuno andava a finire nella stessa miseria umana. Vecchio, malato, infelice, morto. (Jonathan Preest)
Perché accadono cose brutte alle persone buone? (Jonathan Preest)
Se Dio vuole impedire il male ma non è in grado di farlo... allora non è Onnipotente. Se è in grado di farlo ma non vuole... allora deve essere malvagio. Se non può e non vuole... perché chiamarlo Dio? (Jonathan Preest)

27/06/13

Le Frasi e le battute famose più belle del film Fracchia la belva umana

  • Non son rimasto senza nemmeno i soldi del cappuccino... (Fracchia[Dopo aver pagato la governante]
  • Sì, sì io sono un cialtrone ripugnante, non faccio mai niente!... Mi son fatto la spia da solo... (Fracchia[Parlando col proprio datore di lavoro]
  • Sa cosa le dico? Che lei non è un uomo, è una merdaccia! (Sig.na Corvino[Rivolgendosi a Fracchia al cinema]
  • Chèro De Simone, questa volta ci abbiamo visto molto chiero! (Commissario Auricchio[Levandosi due paia di occhiali da sole]
  • Se invece der vitello, | te danno er mulo, | tu magna e sta zitto e vaffanculo! (Cantante[Presso l'osteria Da Sergio e Bruno Gli incivili]
  • E benvenuti | a sti frocioni, | belli grossi e capoccioni, | e tu che sei | un po' frì frì, | e dimme un po' che c'hai da dì! (Cantante[Presso l'osteria Da Sergio e Bruno Gli incivili]
  • Non sono frocione, | non mi chiemo frì frì, | sono commissario | e ti faccio un culo così! (Commissario Auricchio[Presso l'osteria Da Sergio e Bruno Gli incivili]
  • Ah, ma son già rientrato! (Fracchia[vedendo la Belva Umana in casa sua]
  • Signor Belva, io ho la penosa sensazione di essermi cagato addosso... (Fracchia)
  • Mi vuoi prendere per il deretano? (Commissario Auricchio)
  • Stai sempre in mezzo, come il giovedì! (Commissario Auricchio)
  • De Simon camminè! Che fai schifo pure da dietro! (Commissario Auricchio a De Simone)
  • Mortecci mo'! (Commissario Auricchio)
  • De Simone! Maledetto! Da dove esco io? No, esco direttamente dal tubo di scappamento! (Commissario Auricchio[non riuscendo a uscire dall'auto, malamente posteggiata da De Simone]
  • [Dopo avergli fatto provare un fucile] Visto che rinculo capo? (Pera, a Fracchia)
  • Sono contento perché qua sono molto comodo. (Fracchia nell'altro mondo)
  • Il lasciapassare! (Controllore dell'aldilà)
  • Ma come ha mandato solo lui io ce l'ho, ecco qua vede ce l'ho anch'io ma ce l'ho rosa, è la Gazzetta... Inter-Juve, è la Gazzetta dello Sport... come è giusto lei (3 volte) (Fracchia)
  • È p-p-permesso? Posso, posso entrare? (Fracchia)
  • [Quando gli chiedono di accomodarsi sulla poltrona sacco] S-sulla poltrona? (Fracchia)
  • Com'è umana lei ! (Fracchia[Dopo che la sig.na Corvino lo insulta dicendogli "Merdaccia"]

14/06/13

Le Frasi e le battute famose più belle del film Febbre da cavallo

A Pascucci, hai fatto i capelli bianchi avessi vinto 'na vorta! (Er pomata) rivolto a un driver.

Tu poi solo scommette che tu moje te mette le corna che vinci de sicuro! (Er Pomata) [rivolto a Manzotin]

Piripicchio è figlio di Uragano e Apocalisse, e basta! O faccio sgombrare l'aula! (Il giudice)

È un whisky maschio senza raschio! (Mandrake)

A Poma'... so' un tantino preoccupato. (Mandrake)

Questa è la più grossa stronzata mai sentita da quanno l'omo inventò er cavallo! (Er Pomata)

[Frase rivolta a Mandrake per evitare l'alito di Giuliana] Sarvate, Mandrà! (Er Pomata)

[Ciccolini è il fantino del cavallo che ha appena perso, Mandrake corre verso di lui e Er Pomata lo incita]
Bravo, dàje 'n mozzico, ma no ar cavallo, a quer bòjone de Ciccolini… A Ciccoli', dàtte all'ippicaaaa! (Er Pomata)

Lei è in contravvenzione perché venendo dalla 4° zona centro e invertendo la marcia a U nel settore preferenziale BZA adibito a traffico locale, si incanalava nel 5° settore P esclusivo per i giorni dispari, e convergeva in una zona mercato... tassativamente vietata al traffico, soprattutto dopo le severissime disposizioni pedonali, e contravveniva a più riprese agli articoli: 1, 2, 13, 35, 26, 1959, 54 e 11 del codice della strada! Sono 47.500£... [il tono diventa insicuro] me pare! (Mandrake)

Ah rega', parlamo come un cavallo stampato. Ma poi io che leggo a fa', che leggo a fa', c'ho tutto qui nella capoccia, so' un computer equino, a me me dovrebbero da' 'na laurea in scienze del cavallo. (Er Pomata)

È un'idea per la quale servirebbe un'abilità istrionica che non so se mi posso fidare di voi due ma 'sta vorta fidamose. (Mandrake)

Sei tu il Vagazzo della caVne? Ah bene... L'ascensoVe s'è feVmato all'attico, te la devi faVe tutta a piedi. mi dispiace, mi dispiace pVopVio!. (Pomata/Conte DeSimone)

Se io quando perdo mi sento un po' in colpa per cui mi scatta questo complesso di colpa e.... che colpa ne ho? (Mandrake)

Antonello da Messina vincente, ma i soldi chi ce li ha? Questo è un problema che sta a monte. Al Monte dei pegni! Tie', me so' impegnato tutto, [prende le ricevute del monte dei pegni] guarda qua: un cappotto de cammello, er vestito de cachemir [pronunciato così], un paio de lenzola del corredo de mi sorella... tanto quella quando se sposa? nun si affiata con nessuno. (Er Pomata)

12/06/13

Le frasi e le battute più belle del film Frankenstein Junior

Da quel fatale giorno in cui fetidi pezzi di melma fuoriuscirono dalle acque ed urlarono alle fredde stelle: "io sono l'uomo" il nostro grande terrore è stato sempre la conoscenza della nostra mortalità, ma stanotte lanceremo il guanto della scienza contro lo spaventoso volto della morte stessa, stanotte noi ascenderemo nell'alto dei cieli, sfideremo il terremoto, comanderemo il tuono, e penetreremo fino nel grembo dell'impervia natura che ci circonda. (Frederick)

Aspetti padrone, potrebbe essere pericoloso... vada avanti lei! (Igor, a Frederick)

Ci sono due interruttori sospetti qui, ma non voglio essere io il primo! (Igor)

La penna è più potente della spada, e decisamente più comoda per scrivere. (Igor)

Il destino è quel che è, non c'è scampo più per me! (Frederick, parlando nel sonno)

Blücher! (Igor) [Ogni volta che nel film un personaggio pronuncia questo nome dei cavalli nitriscono spaventati]

"Finché dal mezzo di queste tenebre una luce improvvisa mi illuminò, una luce così brillante e portentosa eppure così semplice: cambiare i poli da positivo a negativo e da negativo a positivo… Io solo sono riuscito a scoprire il segreto di infondere la vita, macché, anche di più: io, proprio io sono divenuto capace di rianimare nuovamente la materia inanimata"! ...SI... PUÒ... FARE! (Frederick)

Rimetta a posto la candela! (Frederick) [rivolgendosi a Inga quando rimane chiuso al di là della libreria-passaggio segreto]

[Ha fallito il suo esperimento di rianimare il mostro] Se la scienza ci insegna qualcosa, ci insegna ad accettare i nostri fallimenti, come i nostri successi, con calma, dignità e classe... [Si avventa sul cadavere] Figlio di puttana bastardo, te la farò pagare! Perché mi hai fatto questo? Perché mi hai fatto questo? (Frederick)

Voi maschi siete tutti uguali! Sette, otto, in fretta, in fretta e poi di corsa dagli amici a parlare e a vantarsi... Ah, credo di amarlo! (Elizabeth)

23/05/13

Film 2013 Trama Fast and Furious 6


Da quando Dom (Vin Diesel) e Brian ( Paul Walker) hanno portato a termine la rapina di Rio sgominando l'impero di un boss e lasciando la loro squadra con 100 milioni di dollari, i nostri eroi si sono disseminati in tutto il globo. Ma l'impossibilità di tornare a casa e una vita perennemente in fuga, lasciano incomplete le loro esistenze. Nel frattempo, Hobbs (Dwayne Johnson) è all’inseguimento di una letale organizzazione di esperti piloti mercenari attraverso 12 paesi, la cui mente (Luke Evans) è aiutata da uno spietato luogotenente che si rivelerà essere l'amore che Dom credeva morto: Letty (Michelle Rodriguez). L'unico modo per fermare la squadra di criminali sarà quello di batterli sulla strada, così Hobbs chiederà a Dom di mettere nuovamente insieme la sua squadra d’elite a Londra. La ricompensa? Il perdono completo per tutti loro in modo da poter tornare a casa con le proprie famiglie.

06/03/13

Trama del film Flight con locandina

In un mattino d’autunno il South Jet 227 parte da Orlando, al comando di Whip Whitaker, per quello che dovrebbe essere un volo di routine. L’aereo però s’imbatte presto in una turbolenza ed entra in una forte tempesta, poi una serie d’inesplicabili guasti meccanici lo fanno precipitare a spirale verso il basso. Whip decide che l’unica possibilità che ha di salvare il volo è compiere una difficile seppur pericolosa manovra. In una manciata di minuti, individua uno spazio di terra adiacente una chiesa dove tentare l’atterraggio. L’impatto è sconvolgente, ma Whip, con un colpo incredibile e ingegnoso, riesce ad atterrare in modo abbastanza sicuro da salvare tutte meno sei delle 102 anime a bordo. Per il suo miracoloso atterraggio, i media acclamano Whip come un eroe. Ma la causa del disastro non è completamente chiara ai suoi superiori, anche se Whip è sicuro che se non ci fosse stato lui l’aereo si sarebbe schiantato e tutti sarebbero morti. Una formale indagine conoscitiva viene aperta nei confronti del comandante Whitaker.


trovacinema

18/12/12

Le Frasi famose più belle del film Fascisti su Marte

Questo documento ritenuto per molto tempo un falso della propaganda di regime, rivive oggi nel suo originale splendore. In questi lunghi anni molte se ne son dette e nell'ore in cui vigliacchi si proclamarono eroi, sul regime che pur seppe ridare dignità all'Italia si riversò una vile marea di calunnie. Ma fulgido resta l'esempio d'un manipolo d'uomini che lontano da quelle seppero regalare all'Italia un regno nuovo: Pini, Fecchia, Freghieri, Barbagli e Santodio. Oggi la storia sta per ridare onore a questi eroi. Credano lorsignori a quel che voglino. Lo si ritenga anche un artefatto della cinematografia pel diletto di bimbi e donnine. Per quel che concerne noi, fortissimamente affermiamo un pio, mero, meravigliuoso eppure incontestabile fatto storico. Che per intiero s'annunzia e si rapprende in questa semplice pur trasvolante frase: Alle ore 15 del 10 maggio 1939, Marte è fascista.

Sopra un prototipo di missile tedesco, | con sei gallette cadauno come desco | I nostri eroi van dritti al cuor della marziana | Le verdi antenne al nostro Duce piegherai! | Fascisti su Marte, rosso pianeta bolscevico e traditor | Fascisti su Marte, con un moschetto e un "me ne frego" dentro al cuor | Siamo incredibili, siam sommergibili, siamo gli ignifughi | Gli irrevocabili conquistator del sangue con onor | Ed anche a questi alieni ora le reni spezzerem! | Fascisti su Marte, pianeta rosso aspetta che veniam da te | Fascisti su Marte, noi ti daremo al nostro Duce al nostro Re! | Siamo incredibili, siam sommergibili, siamo gli ignifughi | gli irrevocabili conquistator, del sangue ecco l'odor | Ed anche a questi alieni ora le reni spezzerem. | Fascisti su Marte! | Fascisti sopra Marte! [sigla]

Maggio 1939; dopo un terribile viaggio ipodermico e sotto sale, i nostri eroi riprendono conoscenza ed atterrano sul pianeta rosso.

Un semplice "Me ne frego" sostituisce respiratori e vezzosi orpelli con cui le donnette arricchiscono il paese della sterlina.

Un manipolo di eroi: Fecchia, primo bastione della squadrazza "Chiurlo"; Santodio, il borghese che si fe' soldato benché figlio di industriale multimigliaiaio al mese; Freghieri, temprato come un blocco fuso, pralinato d'acciaio; Pini, il cui sguardo incantò i cuori di tante sognanti fanciulle; ed infine Barbagli, devoto molto più al Duce che alla sua stessa madre, la quale caldamente lo ricambia.

I nostri avanzano sotto le due lune, Phobos e Deimos; l'una assai più piccola della nostra e l'altra poco più che un tubero, un aborto della società bolscevica di cui l'arguo pianeta condivide il colore.

Arriva il mattino e l'altri è già in piedi a svolgere la faccenda naturale. Il soldato fascista estrae ciò che deve senza mani né giù traguardare, ché mai nessuno abbia ad insinuare che ciò che fa capolino dai calzoni desti in qualsivoglia modo il nostro ambiguo interesse.

Il corpo del fascista interpervio dev'essere acciaio vibrante teso come l'arco d'Itaco, d'Eneo, dell'Elbo, come si chiama...

E che dire di Vittorio Terzo Emanuele? Mai si vide uomo più corto con siffatto impero. Eppure questa notizia che l'allungherebbe di un buon palmo gli è negata.

Inglesi, gente che andava nuda a caccia di marmotte quando noi già s'accoltellava un Giulio Cesare.

La pancia è vuota ma il cuore è ricolmo di virile nostalgia. Nostalgia per l'aria di casa e anche un po' per l'aria in generale.

Flashback Retrolampo [Titolo apparso prima del flashback]

L'Italia ha diritto alla sua espansione anche in verticale. [...] Non la Luna, pallido sasso rivoltante di romanticherie per lagrimosi e pagliazzi sodomiti; ma Marte, per Dio! Marte che, da rossa, ha da si far nera.

E, al fine, eccola pronta al varo. Sei tonnellate di purissimo acciaio nostrano sospinto da una miscela di petrolio e uranio impoverito ma con molta dignità; la Repentaglia IV. Le prime tre sono finite per errore sulla Libia, cosa che prima o poi ci faranno pagare.

Pini è già alla guida del fascello. Tutti son pronti all'impresa. Ma ecco giungere uno strano infante danzerino. È il piccolo Bruno Caorso, balilla di Rimini che si sogna eroe. "Che vuoi?" gli fa brusco Barbagli. "Voglio venire con voi, servire il duce." L'ilarità dilaga come una febbre. "Tu? Ma sei un bimbetto scolare." "Ma ho trentasette anni." "Allora scappa, nano, che il circo sta partendo".

X, IX, VIII, VII, VI, V, IV, III, II, I, [Conto alla rovescia]

S'è portati poche provviste, certi di trovarne in loco e anche per non fare figure d'italietto che va all'estero e ordina i maccheroni.

Di nuovo la notte agghiaccia di ronda per Pini che s'accompagna per la veglia col grammofono. La musica terrestre gli molce il cuore. Ed ecco che il pensiero corre alla madre. È tornato. Pini scruta il chi-va-là nell'orizzonte. Ed ecco che il pensiero torna ancora alla madre. È tornato.

La nera fierezza scompare dai volti de' nostri che, giorno dopo giorno, s'accorgono d'aver conquistato un pianeta privo di vita, generi e sanitari. Il nulla. Un nulla brullo. Un brullo nulla di nulla.

Dall'amico Nippone, Barbagli ha appreso un'arte manganella di movenze feline e ressaiuola che gli uomini suoi già ben osteggiano. Freghieri s'attarda col bello stile della mangusta.

Sorpresa in camicia nera! Nella rigida posa del baccalà c'è, italianissimo, il piccolo Bruno Caorso, il celebre ritardato mentale. "Saluto il Duce e chiedo perdono" esclama il clandestino. Sul saluto non si discute; sul perdono, c'è l'esempio di Cartagine.

"Come salisti a bordo? Parla, orrido" "Volevo venire su Marte; lo chiesi per letterina alla befana fascista ed ella buona mi indicò la nave". Punire la vecchia, dunque. Barbagli se ne fa un preciso appunto mentale come prima cosa al ritorno a Roma. E ora a te; alle cinghie! Alle cinghie intrise nell'olio di ricino!

Quelli attignano, attignano, attignano, fino a trasformare il volto di Marte in quello del celebre formaggio neutrale. Ma sono solo buchi nell'acqua. Che non c'è.

E riecco il difettato. Fossi la madre, picchiarlo. Fossi il padre, picchiare lui e la madre.

Per tutta la notte egli si attende. Si fa anodo e catodo, preferibilmente catodo.

Tu hai calciato l'estrema punizione; estrema punizione ti perisca. Ti s'era avvertito. A morte! A morte senza cena!

Fuoco! Fuoco! Fortissimamente e romanosissimamente fuoco!

Il Gran Consiglio del Fascismo è: Scappa!

Eccoli; dunque il pianeta brulica di pietrosa vita. Dio, sono orrendi! Sono vasi ebrei pieni di comunismo. C'è in essi un pacifismo colpevole e ostentato che offende il progresso e getta cattivo odore sull'Italia tutta.

Barbagli vota, unanime con sé stesso, per uno schietto incontro del terzo tipo.

Amico mimimmo, noi apparteniamo al Regno d'Italia e voi a quello minerale. [...] Siete voi convinto di un'alleanza interplanetaria da pari a dispari, noi sopra e voi sotto?

Barbagli freme, ché questa flemma minerale troppo gli ricorda le mollezze pomeridiane del popolino della sterlina. Molli come gli insipidi biscotti nella broda borghesuccia che chiamano "tè delle cinque". Anglosassi! Con disprezzo gli appella così: gli Anglosassi. Nessuna reazione? E dunque sia. Ma ricordate, guai agli inermi!

In materia di politica estera, la destra tende all'economia di concetti: tutto ciò che respira e non è in divisa, è antifascista e l'apnea è trucco che non fa inganno a nessuno.

Si direbbe quasi che il manganello gli piace... Omosassuali!

I nostri perlustrano la zona centimetro per centimetro, spesso lo stesso centimetro.

S'è tratti più dadi di quelli che restano da brodo.

A mali estremi, estrema destra.

La tecnica tedesca del cuneo e della tenaglia è stata modificata dal genio strategico di Barbagli in due pinze ed una tenaglia; il nemico è accerchiato, la retroguardia è travolta, l'avanguardia non l'abbiamo mai capito.

Barbagli, moschettiere del duce, duella ardito come romantico eroe dei racconti di Dumas padre, Dumas figlio e anche Dumamma.

Comincia dunque la lunga convivenza col nemico. Di questo molto parlerà la storia, lo sappiamo, e fioccheranno dalle fogne demoplutocratiche insulti e calunnie. Sentirete di sicuro dire che i nostri si abbandonarono col popolo dei mimimmi a crudeli efferatezze. Vi furono degli eccessi? Forse. In queste sequenze probabilmente artefatte dalla propaganda sovietica, Santodio fa una satira sui costumi notturni delle femmine di Marte e tira in ballo la madre della pietra. Il bambino avrebbe trattato l'ospite alieno con eccessivo rigore, che Pini peraltro para. E comunque si vede benissimo che è un fotomontaggio. Se queste cose che voi vedete fossero davvero accadute, noi non avremmo il timore di affrontare il processo morale, ma sia detto a nostra difesa di non guardare al singolo episodio ma di distrarsi con tutto il contesto.

Tanto peggio, tanto meglio, tanto uguale. Barbagli ha annaffiato a lungo le sementi di Roma sacrificando le già magrissime razioni d'acqua. E ora annunzia al suon d'un "Me ne frego" il giorno del raccolto d'autarchia; poi cade in un buco lasciato dal precedente governo.

Freghieri è sorpreso a nutrirsi dell'olio dei motori e ancora non s'è capita la differenza tra carboidrati e idrocarburi.

S'è pronti a morire per una buona causa ma, in mancanza, si muore anche a vanvera.

[Freghieri infilza il piede di Pini] Narratore: L'urlo di Pini. Ed ecco che il pensiero torna alla madre.
Pini: Bastardo, figlio di mignotta.
Narratore: Quella di Freghieri.

O Duce, Marte è tua, te la incarto o te la porti via così?

In primis, qualora si trovassero cibo e acqua viene istituito l'ente per il reperimento delle preziose risorse. Ed ecco nascere, all'ombra del QUA.LO.RA. (qualora cibo o qualora acqua) gli enti QUA.CI. e QUA.QUA. Ne fanno parte, per il QUA.CI Pini, Frecchia e Freghieri, per il QUA.QUA., subito sciolto e rifondato come NUOVO QUA.QUA., Freghieri e Santodio. Importanti misure vengono prese da Barbagli in merito all'ordine pubblico (O.R.P.U.). Viene introdotta la figura del poliziotto di quartiere (QUAR.PO) a cui si dovrà relazionare, se vorrà svolgere la sua attività criminosa, il ladro di quartiere (QUAR.LA).

Tecnici e impiantistica ricevono nuova linfa in seno al T.EM.PIA, ne fanno parte Pini e Freghieri. Ma improvvisa scoppia una polemica tutta interna a Pini, che d'impeto si dimette. S'apre una crisi, subito risolta col subentro di Santodio, ex dirigente dell' A.FRO.C. come socio parastatale responsabile dei rapporti con il M.IN.CHI all'interno del quadro SC.A.FA. E infine viene istituito il B.EM.BO, l'ente per l'infanzia abbandonata. Ne fanno parte l'infanzia abbandonata.

Comincia adesso la nota e cosiddetta "Fase oscura" che è pacchia per lo storico fazioso. Pure non si riconosce a Barbagli le cose fatte e serie sul Uellfàre.

La storia vi scatarra dallo sdegno!

Ormai siamo allo stremo, Barbagli è ateo e mangiapreti. Ma a quel punto s'appella pure alla Madonna del Manganello, santa cattofascista in concordato di doppio culto e duplice morale. Perché no? Laici ma non laicisti, cacchio! Come s'appare quindi si patteggia, in cambio di un po' d'aiuto, un nuovo concordato anche per Marte. Si stabilisce: chiese dappertutto, 8 per mille, anche 10, e tutto a nero, omosessualità tollerata solo in seminario e in presenza di un adulto, e infine, ricerca vietata sugli embrioni, a meno che non se la possano pagar da soli.

Come si riconosce un grande statista? Forse che non commette errori? Certo che ne fa. Anzi, un grande statista proprio da questo si vede, che più coglionate fa e più resta in sella.

Non è detto che alla "soluzione finale" debba corrispondere un "problema iniziale".

E ora, vendetta e sangue. Per altri 5 anni di miracolo marziano.

In nulla ci impressionano questi alieni: noi con il grano ci si fa battaglia, voi meramente cerchi.

È pazzo? Ricordarsi il confine tra genio e follia è molto sottile, quindi pazzo, sì. Ma per pochissimo!

La verità è che il regime non cadde perché avea fallito. Ma per opportunismo e per congiura di squallidi residuati della storia: i testacoda, i voltalagabbana, coloro che da un giorno all'altro si dissero da sempre antifascisti e, bruciata la camicia nera, tornò lesti ad indossare i vecchi e odiosi abiti borghesi, con i loro modi urbani e il dar del "lei".

Quelli che gli sostennero il fascismo finché esso gli veniva in provvidenza. Ma poi, incassato il loro, senza mai sporcarsi le bianche manine, si dissociò con biascichi in latino.

Ma il vero, il falso, cosa conta in fondo? È l'Italia una penisola, o l'è piuttosto tutto il restante che le sta attaccato? Sono questioni di lana caprina, di cui a nessuno veramente cale. La verità è quella che vi dicono, e poi il problema in Italia non è mai stato tanto di saperla, ma che saputala tutto resta uguale. Perché voi italiani siete come i Mimimmi, cui tutto passa sopra senza un fiato. Credete forse oggi voi d'essere liberi; votate per dieci volte l'anno gente che a volte neanche conoscete, e che una volta eletta, fa ciò che vuole: acciuccia e si spartisce. Sempre comanderà un'oligarchia che v'inganna col giuoco delle parti. E allora? Dov'è, povero o postero, il guadagno? La dittatura è un sistema per opprimere il popolo.. la democrazia è un sistema per costringere il popolo ad opprimersi da solo.

Ma ricordate, un popolo che perde la sua memoria... cosa stavo dicendo? Ah sì...

E Il cosmo è veramente abitato, donne e licheni a parte? Chi lo sa! Certo, se c'è vita dovrebbe esserci ordine: ho sempre pensato che il sistema copernicano non fosse abbastanza rigido. Ma si dice che la luce delle stelle, a differenza dei nostrani treni, giunga a noi con anni, a volte secoli di ritardo; dunque quando guardiamo il cielo non lo vediamo come è oggi, ma come una specie di cinegiornale del passato che mostra le luci di un tempo che fu.

Ora voi direte che tutta da solo la canto e me la suono. E questo è vero e in questo sta il concetto d'autarchia.

Gaetano Maria Barbagli era soprattutto un uomo d'ordine, per giunta figlio di una donna di servizio. E lasciò la vita nel medesimo stato in cui l'avea trovata. Comunque la pensiate, egli fu il più grande statista che Marte ebbe mai avuto.

Voi non avete diritto a giudicare: s'attenda la giustizia della storia, di cui comunque, alle brutte, s'ha già bella e pronta una riforma.

... e ne marca la vermiglia pietra con la scarpa italiana.

Anch'io voglio render gloria al duce mio e conquistare i pianeti come Fasc Gordon.

Un mimimmi solo e lontano dal branco s'attarda in sediziosi pensieri sul plusvalore.

Burumbumbù burumbumbù burumbumbù fa il razzo nero; burumbumbù burumbumbù burumbumbù fa il razzo blu.

"A CHI TOCCA NON S'INGRUGNA!" "IL PIATTINO DEL PANE NON SERVE!" "MADAME BOVARY SONO IO!" (frase che il "borghesuccio" Santodio attribuisce a Mussolini)

19/11/12

Le Frasi famose più belle del film Fantozzi contro tutti

Le Frasi famose più belle del film Fantozzi contro tutti
  • Fantozzi, come tanti altri sventurati, era stato travolto da un nuovo mortale nemico: il telecomando. Era ormai come tutti un telecomando-dipendente, e durante un'agghiacciante crisi di astinenza aveva anche stabilito il nuovo record condominiale: 380 cambi di canale in 26 secondi netti! (Voce Narrante)

  • A una cert'ora della notte le famiglie si ritirano sconfitte: è l'ora critica, l'ora di proibito, di vietatissimo, di Oroscopone, super porno show. (Voce Narrante)

  • La settimana bianca era una delle più tragiche tappe obbligate di Fantozzi e dei suoi sventurati colleghi. Prudentemente questa volta si erano iscritti a settembre, ma il loro turno era scattato a metà maggio dell'anno successivo, quasi all'inizio dell'estate! (Voce Narrante) [Settimana bianca ad Ortisei]

  • Per cinquantamila lire comperò nell'ordine: una forchettina di plastica, un coltellino di plastica, stuzzicadenti di plastica, un bicchierino di plastica, un'ala di pollo... di plastica, .... e una mela bacata. (Voce Narrante) [Fantozzi durante il viaggio in treno verso Ortisei]

  • C'era poco da stare tranquilli, perché Filini era un dormitore da competizione. Ancor più da temere era il geometra Calboni, per una sua turba dal nome scientifico di Ventilatio Intestinalis Putrens [...] L'aria diventò subito irrespirabile. (Voce Narrante) [Durante il viaggio in treno verso Ortisei]

  • Dopo una notte orrenda piena di dubbi passata a decidere sulle vacanze alternative, il gruppo finì per dividersi a seconda dei gusti e delle tendenze... (Voce Narrante)

  • Calboni, Colsi e Filini optarono per la scuola di roccia! [...] Capo cordata fu messo imprudentemente Calboni! (Voce Narrante) [Vacanza ad Ortisei]

  • Chi tocca cibo kaputt! (Professor Birkermeier)

  • Polpette di Bavària! (Professor Birkermeier)

  • Tu mancia! Tu mancia! (Professor Birkermeier)

  • Un mercoledì sport un mese dopo tutti gli apparecchi erano invece sintonizzati, su un unico canale, per la cronaca differita dell'ennesima rivincita fra l'Italia e l'Argentina. Fantozzi era già in prima linea: poltrona, tavolinetto apparecchiato davanti al televisore, vestaglione di flanella, spaghetti in cottura, birrone gelato, rutto libero! (Voce Narrante)

  • Prese un giorno di ferie, aspettò che la Pina uscisse, e si mise a rovistare la casa in ricerca di un piccolo indizio, una lettera, una fotografia. [...] A questo punto venne colto da un leggero sospetto. (Voce Narrante)

  • So' diabbolico nell'amplesso, shprupurziunato per quel che riguarda le dimensioni d'i' sesso, e se trovo la tonna adatta, me la ciuccio come un'aragusta. (Cecco) Era lui: era Cecco, il nipote del fornaio sotto casa. Era un orrendo butterato di 26 anni, col il culo molto basso ed un alito agghiacciante, tipo fogne di Calcutta. (Voce Narrante)

  • Sembrava una mattina come tutte le altre [...] E invece l'austera e irreprensibile segretaria del Direttore Ereditario uscì dal suo ufficio con una "ben triste" notizia! [...] Il Direttore Ereditario aveva 106 anni. Quel morbo infantile poteva anche essergli fatale. Gli impiegati accolsero la notizia con "composto dolore". (Voce Narrante)

  • Fantozzi pensò che quell'occasione andava aiutata con qualsiasi mezzo. [...] A quell'iniziativa privata di Fantozzi ne seguirono altre collettive, tipo rosarioni giganti in Sala Mensa; furono esauditi! Fantozzi si presentò alle esequie in lutto totale. (Voce Narrante)

  • Il vostro nuovo direttore totale sarà... sarà... sarà... il Dottor Ing. Gran Mascalzon di Gran Croc. Visconte Cobram!

  • Da tutti quello del Visconte Cobram era il nome più temuto. Era quello della corsa ciclistica. Da giovane era stato un mediocre ciclista dilettante; ed entrato a 18 anni nei ranghi della società, aveva fatto strada facendo il leccaculo e la spia dei potenti ed ora, raggiunto anche lui il potere, voleva che il ciclismo lo praticassero tragicamente tutti i suoi dipendenti. (Voce Narrante) [Presentazione del Visconte Cobram]

  • In sella, alla bersagliera! (Fantozzi)

  • Tre ore dopo anche Fantozzi ebbe qualche leggerissima difficoltà di movimento. (Voce Narrante) Pina, aiutami che non arrivo alla maniglia... ho qualcosa che non va alle articolazioni elementari... (Fantozzi) [Dopo l'allenamento in bicicletta di 40 km]

  • Il giorno dopo in sala mensa entrò un plotone di supermutilati di tutte le guerre! Erano i tragici partecipanti all'allenamento della sera prima! (Voce Narrante)

  • Sulla salitella di Viale de Amicis, nominata poi tragicamente "cima del Diavolo", incontrarono l'immancabile e terrificante tempesta teatro di ogni Gran Premio della Montagna. Nell'epicentro, 50 gradi sotto zero! (Voce Narrante) [Durante la gara ciclistica Coppa Cobram]

  • Il geometra Belli, che assomigliava stranamente ad un'orata, si perse nella nebbia. Fu venduto a trance in un supermarket rionale. (Voce Narrante) [Durante la gara ciclistica Coppa Cobram]

  • Ecco papà! Vedi che è ancora vivo? (Pina) [Durante la gara ciclistica Coppa Cobram]

  • Al secondo attacco del colle del Diavolo furono colti dai primi impercettibili sintomi da fatica: asfissia, occhi pallati, arresti cardiaci, lingue felpate, aurore boreali, miraggi! Ormai disidratato, Fantozzi pensò di essere vittima di un'allucinazione! (Voce Narrante) [Durante la gara ciclistica Coppa Cobram]

  • Al secondo passaggio nella Tempesta, un tifoso si mosse a compassione. [...] Pochi superstiti raggiunsero l'agognato rifornimento! (Voce Narrante) [Durante la gara ciclistica Coppa Cobram]

  • Caro Bambocci, caro Follini! (Marchese Conte Barambani) [Parlando a Fantozzi e Filini]

  • Vadino pure fuori dalle pall... Si accomodino! (Marchese Conte Barambani) [Parlando a Fantozzi e Filini]

  • Eh sì, è ultrapotente: diciottomila megasuoni! (Marchese Conte Barambani) [Parlando a Filini della tromba della barca]

  • Cazzi quella gomena. (Marchese Conte Barambani)!

  • E cazzi, se no s'incazza. (Filini)

  • Il megapresidente è uno stronzo, è! Certe volte mi viene voglia di scriverlo in cielo, così... (Fantozzi)

  • Ridete! Ridete pure! Ma ride ben, chi ride ultimo! Dite quel che volete ma io sono un uomo proprio riuscito! [Riceve una sonora pernacchia] Vabbè, riuscito magari no, ma diciamo almeno che sono fortunato! Che cosa mi manca? Io ho tutto: ho una bellissima casa ad equocanone, in fondina un telecomando a 99 canali, una figlia meravigliosa... m-meravigliosa! E una moglie fedele! Io sono il più felice di tutti! Ho voglia di giocare, spostati, Mariangela... sono for-tu-na-ti-ssi-mooooooooooo! [cade in un pozzo profondissimo] (Fantozzi)

17/11/12

Le Frasi famose più belle del film Fantozzi alla riscossa

Tutti gli anni, in aprile, avveniva l'insediamento dei nuovi assunti nei vari quadri della mega-ditta. Erano frutto di una spietata selezione a base di: raccomandazioni, minacce, ricatti ed eliminazione fisica di potenziali concorrenti. Venivano accolti, iniziati ed aizzati dal Direttore Naturale, Gran Mascalzon., Lup. Man., Pezz. di Merd., Dottor Barambani. (Voce narrante)

Abbigliamento di Fantozzi: togone da magistrato ricavato dalla Pina da un vecchio abito vedovile della nonna, parruccone bianco da giudice inglese fatto con lana da materasso, bilancia a due piatti presa in prestito dall'erboristeria all'angolo, mazzuolo batticarne. (Voce narrante) [Dopo essere stato eletto giudice popolare]

Compaiono davanti a questo tribunale: Trinacria Vito detto Cannamozza, Trinacria Salvo detto o' Carognone, Messina Alfio detto Stupraminchia, Messina Salvatore in arte Ammazza a mamma. Sono imputati di: associazione a delinquere di stampo mafioso, violenza carnale, stragi, torture, ammazzamenti, cannibalismo e chi più ne ha, più ne metta! (Cancelliere) [Al Tribunale]

L'Onorata Società stava passando dalla fase dei tentativi di corruzione a quella successiva: sapendo che Fantozzi, quando morì il commissario Cattani, aveva portato il lutto al braccio per quattro mesi, gli misero nel letto il supremo avvertimento: un piovrone vivo! (Voce narrante)

Ma che mi sta succedendo? Sto diventando un maniaco sessuale... ittico! (Fantozzi) [Dopo aver copulato con una piovra]

Fantozzi si guardò bene dal seguire i mortificanti consigli dello psicanalista, e se aveva sempre vissuto da coniglio c'era certamente qualcuno che gli poteva insegnare a vivere da leone! (Voce Narrante)

Chi fottuto bastardo è?!? (Hooligan) [rispondendo quando Fantozzi suona alla sua porta]

Era un terrificante residuato di Italia 90, rifiutato anche dalla madrepatria era rimasto in Italia, dove metteva a frutto il suo talento per tenere corsi di grinta e di violenza. (Voce Narrante) [Descrizione del hooligan]

Perché tu tutte le mattine, quando guarda allo specchio, tu dice: "Io amo Fantocci, io odio tutti gli altri!" (Hooligan)

Le lezioni di reati contro la proprietà, vandalismi e violenze presero una settimana! [...] Per l'esercitazione di violenza contro ignoti si era ispirato alla famosa scena di un film... ma il treno di Fantozzi, invece che in partenza, era in arrivo! (Voce Narrante)

Per diplomarsi a pieni voti Fantozzi aveva fatto riempire la borsa della Pina di tutti i loro risparmi! (Voce Narrante)

Carriera di Fantozzi, primo scatto: "direttor. lup. mann. figl. di putt.", aveva diritto a: segretaria in minigonna, cartella per la firma in pelle di vitello e macchina con autista a disposizione. Secondo scatto: "direttor. dott. ing. gran. ladr. di gran croc. pezz. di merd.": due segretarie in body, quattro telefoni cellulari, cartelle per la firma in pelle di cobra... e fastosa limousine con autista omosessuale. Terzo scatto di Fantozzi: "gran farabutt. ladr. matricolat. paracul.": quattro segretarie in topless, cartelle per le firme in pelle umana di extracomunitario... elicottero personale e tre portaborse. Ma quando ottenne un cocchio a due pariglie bianche con lacchè e il diritto al potere temporale, Fantozzi si trovò di fronte ad una nuova inquietante qualifica: "natural. prestanom. omm. di pagl. gran test. di cazz.". (Voce narrante)

La signorina Silvani era da tempo preda di tentazioni suicide. Dopo la decima ingiunzione di sfratto esecutivo forzoso l'unica tragica alternativa al nodo scorsoio era il ricovero nel Pio Istituto Relitti Umani di Santa Moribonda. Vide in Fantozzi una insperata ancora di salvezza e decise di attaccarsi a lui come una cozza allo scoglio! (Voce Narrante)

Quella zona maledetta era l'unica che aveva resistito ad ogni tentativo di bonifica dei Papi, e poi a quelli di Benito Mussolini! (Voce Narrante)

Per fornire al cervellone gli impulsi necessari a una completa valutazione del soggetto Fantozzi fu sottoposto a un terrificante test di 1800 domande. Si passo quindi al rilevamento dei dati somatico-biologici! (Voce Narrante) [Fantozzi in agenzia matrimoniale]

Per 15 giorni Fantozzi tartassò l'agenzia matrimoniale di telefonate, finché finalmente ecco la notizia: il cervellone aveva trovato la sua anima gemella! L'incontro era fissato al Giardino degli Aranci, lo pseudonimo della signora Timida Speranza, il suo Rambo39. Segno di riconoscimento un garofano rosso all'occhiello. [...] Ma il cervellone non aveva calcolato che lo stesso giorno, alla stessa ora, nello stesso luogo, era in programma il Convegno Nazionale delle donne Socialiste! Stava già per rinunciare, quando... (Voce Narrante) [Fantozzi trova la sua "anima gemella"]

Le Frasi famose più belle del film Fantozzi - Il ritorno

In realtà Fantozzi era ancora in attesa di collocamento fuori dai bianchi cancelli del Paradiso. L'Onnipotente di allora si era infatti sbilanciato in un'avventata promessa di 1 milione di posti, ma aveva clamorosamente mancato alla sua parola. Ad un certo punto però le cose cambiarono... (Voce narrante) [Fantozzi nel Paradiso]

Lei rientra nell'articolo 8 del nostro programma, detto l'inciucione. (Massimo D'Alema) [Parlando a Fantozzi della sua situazione nell'aldilà]

Oggi rivolgiamo un candido appello perché venga restituita all'affetto della sua famiglia la piccola )

È colpa sua: lei è vecchio e c'ha il seme lento, ci mette di più. (Sig.na Silvani) [Spiegando a Fantozzi come mai ci siano voluti tre anni per rimanere incinta]

Per farsi aiutare in quella ricerca nel mondo dei giovani Fantozzi si rivolse all'unico amico più giovane di lui: il famigerato geometra Filini! (Voce narrante) [Fantozzi e Filini in discoteca]

Sono Mandingo, e nel culo te lo sp. (La scelta involontaria di Fantozzi nella chat-line, conclusa con la chiusura del telefono.)

Alla fine Fantozzi riuscì ad ordinare la mitica Fejoada, un terrificante zuppone messicano a base di ceci, fave, fagioli ed estratto forte di prugne: il tutto era condito con una massiccia dose di olio di ricino e di fegato di merluzzo. (Voce narrante)

Per conoscere il testo completo Fantozzi fu costretto a trangugiare 8 porzioni di quella miscela esplosiva, e finalmente conobbe le sue istruzioni. (Voce narrante)

Facci la faccia da beato! (Un angelo) [Vedendo Fantozzi triste]

Le Frasi famose più belle del film Fantozzi

Il suo è culo, la mia è classe, caro il mio coglionazzo! (Diego Catellani)

Parlo con lo spettabile centralino della illustre società ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica? (Pina)

Per arrivare a timbrare il cartellino d'entrata alle 8 e 30 precise, Fantozzi sedici anni fa cominciò col mettere la sveglia alle 6 e un quarto: oggi, a forza di esperimenti e perfezionamenti continui, è arrivato a metterla alle 7:51... vale a dire al limite delle possibilità umane! Tutto è calcolato sul filo dei secondi: cinque secondi per riprendere conoscenza, quattro secondi per superare il quotidiano impatto con la vista della moglie, più sei per chiedersi – come sempre senza risposta – cosa mai lo spinse un giorno a sposare quella specie di curioso animale domestico, tre secondi per bere il maledetto caffè della signora Pina – tremila gradi Fahrenheit! –, dagli otto ai dieci secondi per stemperare la lingua rovente sotto il rubinetto [...], due secondi e mezzo per il bacino a sua figlia Mariangela, caffelatte con pettinata incorporata, spazzolata dentifricio mentolato su sapore caffè, provocante funzioni fisiologiche che può così espletare nel tempo di valore europeo di sei secondi netti. Ha ancora un patrimonio di tre minuti per vestirsi e correre alla fermata del suo autobus che passa alle 8:01. Tutto questo naturalmente salvo tragici imprevisti... (Voce Narrante)

No! Non lo aiutate, sennò è squalificato. Deve arrivarci da solo. (Un dipendente) [Rivolto agli uscieri che stavano aiutando Fantozzi caduto, mentre correva a timbrare il cartellino d'entrata, rievocando il caso di Dorando Pietri alle olimpiadi]

L'uscita della sera, aveva lo stesso rituale della partenza dei 100 metri di una finale olimpica. (Voce Narrante)

La signorina Silvani era stata eletta per due volte consecutive "Miss IV Piano"; Fantozzi la corteggiava disperatamente da 7 anni. (Voce Narrante)

Ma l'occasione si presentò il giorno del funerale della madre del Megadirettore Naturale Conte Lamberti, immaturamente scomparsa all'età di 126 anni; Fantozzi era nel pallone più completo: mani due spugne, salivazione azzerata, manie di persecuzione, miraggi! (Voce Narrante)

Siete tre stronzi! (Sig.na Silvani) [Rivolta a tre grossi individui a cui Fantozzi ha tagliato la strada in macchina]

In ogni agglomerato umano c'è sempre la figura funesta dell'organizzatore di manifestazioni ricreative. Per la società di Fantozzi era certo Filini, ovviamente dell'ufficio sinistri. (Voce Narrante).

Mai Fantozzi era riuscito a sfuggire alle sue mostruose iniziative, a cominciare dalla più agghiacciante: l'annuale sfida calcistica fra scapoli e ammogliati. Queste tenzoni si svolgono sempre nel più disastrato dei campetti di periferia; le formazioni sono sempre molto ridotte, per ritardi, defezioni, proibizioni di madri, spose e medici curanti. (Voce Narrante) [Durante la partita tra scapoli e ammogliati]

Ho fatto gol! Ho fatto gol! (Calboni) [Durante la partita tra scapoli e ammogliati]

Verso il dodicesimo del primo tempo cominciano i primi drammatici sintomi di collassi cardiocircolatori. E implacabilmente si presenta sul campo di gioco il "nuvolone da impiegati". Ogni impiegato ha la sua nuvola personale, sono nuvole maligne che stanno in agguato anche quattordici mesi, ma quando vedono che il loro uomo è in ferie o in vacanza gli piombano sulla testa scaricandogli addosso tonnellate di pioggia fitta e gelata. (Voce Narrante) [Durante la partita tra scapoli e ammogliati]

Alle dieci e trenta scarse finita la cena, il maestro Canello, che aveva un altro impegno in un altro veglione, barò bassamente annunciando al microfono: (Voce Narrante) Attenzione, mancano tre minuti a mezzanotte, rimettete gli orologi, preparate lo spumante! (Maestro Canello) [Durante il veglione di San Silvestro]

All'una e trenta, ora illegale del maestro Canello, vale a dire la mezzanotte reale, la città salutò esplodendo l'Anno Nuovo! [All'uscita dal veglione di San Silvestro]

Fantozzi era la vittima preferita di Filini. Una volta lo convinse a comprare in società una barca completa di accessori per pesca e campeggio: otto chili di cambiali che li avrebbero perseguitati fino al 1984! Braccati dalla solita nuvola partirono in una splendida giornata di fine primavera! (Voce Narrante)

100 nerbate ciascuno [...] A causa di questo umiliante contrattempo arrivarono al campeggio del lago che era già notte fonda. (Voce Narrante)

Basta verdammt nochmal!, italiani sempre rumore, sempre cantare chitarra e mandolino! (Campeggiatore tedesco) [Rivolgendosi a Fantozzi e Filini che fanno rumore montando la tenda]

Noleggiarono allora ad un prezzo osceno un mostruoso barcone a remi: due tonnellate di stazza! (Voce Narrante) [Fantozzi e Filini a pesca in barca a vela]

Alle tre del pomeriggio Filini cominciò a sentire le sirene come Ulisse [...] Fantozzi, invece, si mantenne fedele al suo stile: allucinazioni a sfondo mistico. (Voce Narrante) [Allucinazioni di Fantozzi e Filini in barca a vela]

La vigilia di Natale, su nell'Olimpo del 18° piano, i Megadirettori Naturali e Laterali si scambiano strenne faraoniche: panettoni d'oro con zaffiri e ametiste al posto dei canditi, e brindano con champagne riserva 1612. (Voce Narrante) [durante la Festa della vigilia di Natale]

Un fatto nuovo nella ditta: il feroce cavalier Catellani è stato eletto Gran Maestro dell'Ufficio Raccomandazioni e Promozioni! [...] Aveva fatto piazzare nell'atrio la statua di sua madre Teresa, a cui era molto affezionato, e pretendeva che tutti entrando e uscendo gli rendessero servile omaggio! (Voce Narrante) [Descrizione del Catellani]

È un bel direttore! (Calboni) [Lodando il cavalier Catellani]

Chi non scatta niente scatti! Ve lo dice uno che viene dalla gavetta, e si è fatto un mazzo così! (Catellani)

Dunque gli dico B-12, e lui mi risponde acqua! Allora dico 12-B... Colpito un incrociatore! (Rag. Fonelli)

Questo è culo, coglionazzo! (Catellani) [Durante la partita di biliardo tra Fantozzi e Catellani]

Al 38° coglionazzo e a 49 a 2 di punteggio, Fantozzi incontrò di nuovo lo sguardo di sua moglie! (Voce Narrante) [Durante la partita di biliardo tra Fantozzi e Catellani]

E adesso rinterzo ad effetto con birillo centrale [...] Calcio a 5 sponde e 11 punti [...] Colpo partita: triplo filotto reale ritornato con pallino. (Fantozzi) [Durante la partita di biliardo tra Fantozzi e Catellani]

Tre mesi dopo Fantozzi, davanti all'immagine dell'inizio di un tragico declino fisico, decise di dimagrire. Dopo 90 anni di vita sedentaria, la sua parola d'ordine fu. (Voce Narrante): Moto! Moto! dovrei fare del moto! Porca miseria, non entro più nei vestiti, non entro! (Fantozzi)

Filini fissò il campo da tennis per la domenica più rigida dell'anno. Dalle sei alle sette antelucane. Tutte le altre ore, man mano che si avvicinava il mezzogiorno, erano occupate da giocatori di casta sempre più elevata: Direttori Clamorosi, ereditieri, cardinali e figli di tutti questi potenti. (Voce Narrante)

Entrando a quell'ora negli spogliatoi del Park Tennis, vi trovarono tre giocatori rimasti lì dalla sera prima. (Voce Narrante)

Abbigliamento di Filini: gonnellino pantalone bianco di una sua zia ricca, maglietta Lacoste pure bianca, scarpa da passeggio di cuoio grasso, calza scozzese e giarrettiere; doppia racchettina Liberty da volano. Fantozzi: maglietta della GIL, mutanda ascellare aperta sul davanti e chiusa pietosamente con uno spillo da balia, grosso racchettone 1912, elegante visiera verde con la scritta "Casinò Municipale di Saint Vincent" (Voce Narrante)

Il perdono della Silvani costò a Fantozzi un prezzo altissimo: un'intera cucciolata di pechinesi purissimi fatti venire appositamente via aerea da Hong Kong. [...] Calboni sparava balle così mostruose che a quota 1600 Fantozzi fu colto da allucinazioni competitive. (Voce Narrante)

Era la figlia di una delle principali azioniste della società, e lui aveva avuto l'onore di riportarle d'urgenza alla stazione un libro giallo dal titolo "L'Albicocco al Curaro" (Voce Narrante) [Descrizione della contessina Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare]

Dopo quella diamantata pazzesca la contessina Serbelloni Mazzanti Vien Dal mare gli fece conoscere alcuni amici e gli presentò nell'ordine: la signora Bolla, i coniugi Bertani, la contessa Ruffino, i fratelli Gancia, Donna Folonari, il barone Ricasoli, il marchese Antinori, i Serristori Branca e i Moretti, quelli della birra. A metà di quel giro di presentazioni Fantozzi era già completamente ubriaco! (Voce Narrante) [Fantozzi e la Contessina Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare]

Per dormire affittarono un'orrenda topaia nelle cantine del palazzo delle Poste. La Silvani si sistemò nella zona cucina-cesso. Fantozzi divise con Calboni un tragico letto matrimoniale. (Voce Narrante) [Notte precedente la gara di sci]

Gli altri arrivarono al traguardo tutti con distacchi minimi. Nessuna traccia o notizia di Fantozzi, poi cominciò ad arrivare roba in quest'ordine: dopo un'ora e venti uno sci con scarpone incorporato. Dopo un'ora e settanta esatte racchette e barilotto di Cordiale tipo Cane San Bernardo, poi una ciocca di capelli, due molari e l'indice della mano sinistra. E finalmente, in un silenzio orrendo, a notte fonda, Fantozzi a pelle di leone. Credeva di essere il Comandante Nobile nell'inferno del Polo Nord. (Voce Narrante)

Come prima reazione a quella clamorosa delusione d'amore, chiese ed ottenne di farsi trasferire ad altro ufficio. [...] Il destino volle che lo mettessero nella stanza di un certo Folagra, la pecora nera, anzi, la pecora rossa della ditta. Questi era un giovane intellettuale di estrema sinistra che tutti, Fantozzi compreso, avevano sempre schivato per paura di essere compromessi agli occhi dei feroci padroni. [...] Fu proprio attraverso il contatto con questo Folagra che Fantozzi, fallito nell'amore, trovò una nuova ragione di vita: la politica. (Voce Narrante) [l'incontro tra Fantozzi e Folagra]

Dopo tre mesi di letture maledette Fantozzi vide la verità, e si turbò leggermente, o meglio, s'incazzò come una bestia! (Voce Narrante) [Fantozzi si ribella]

Era il Mega Direttore Galattico in persona, colui che nessun impiegato al mondo era mai riuscito soltanto a vedere. Correva anzi voce che non esistesse neppure che non fosse un uomo, ma solo un'entità astratta. (Voce Narrante)

Verso il diciannovesimo piano ebbe una mostruosa allucinazione punitiva: crocefisso in sala mensa! (Voce Narrante)

16/11/12

Le Frasi famose più belle del film Fronte del porto

Edie: Ma tu davvero facevi la boxe?
Terry: Sì, una volta.
Edie: E come hai cominciato?.
Terry: Boh, non lo so, facevo sempre a pugni ed allora ho pensato di farmi pagare.

07/11/12

Le Frasi famose più belle del film 1997: fuga da New York

1988: l'indice di criminalità negli Stati Uniti raggiunge il quattrocento per cento. Quella che un tempo fu la libera città di New York diventa il carcere di massima sicurezza per l'intero paese. Un muro di cinta di quindici metri viene eretto lungo la linea costiera di Jersey, attraverso il fiume Harlem, e giù lungo la linea costiera di Brooklyn. Circonda completamente l'isola di Manhattan, tutti i ponti e i canali sono minati. La forza di polizia statunitense, come un esercito, è accampata intorno all'isola. Non vi sono guardie, dentro il carcere. Solo i prigionieri e i mondi che si sono creati. Le regole sono semplici: una volta entrati, non si esce più. (Narratrice)

Chiamami Jena. (Jena Plissken)

03/07/12

Le Frasi famose più belle del film Forrest Gump con locandina


Sei mai stato su una vera barca per gamberi? No, ma sono stato su una per uomini

Perché non mi ami Jenny, non sono un uomo intelligente, ma so che cos'è l'amore

La vita ci insegna che bisogna fare il meglio che si può con quello che dio ti ha concesso

La vita è come una scatola di ciocolatini non sai mai quale ti capita

Tu lo hai già trovato Gesù, Gump? Dovevo cercarlo? Non lo sapevo, signore

Da quel giorno stemmo sempre insieme, Jenny e io, come il pane e il burro

Non sono un uomo intelligente, ma so l'amore che significa

Credo che alle volte, nella vita, non ci sono abbastanza sassi

La cosa bella del Vietnam, è che c'era sempre un posto dove andare

Io mi chiamo Forrest Gump e tutti quanti mi chiamano Forrest Gump

I giorni dell'odio Mamma diceva sempre: devi gettare il passato dietro di te prima di andare avanti

Se ti trovi nei guai non cercare di fare il coraggioso, ma corri  pensa solo a correre

Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose, dove va, dove è stata

Kennedy: Congratulazioni, come si sente? Forrest: Devo fare pipì 

Le Frasi famose più belle del film Full Metal Jacket con locandina


Certo, vivo in un mondo di merda Ma sono vivo, e non ho più paura 

Desidero ricordarvi che nessun bastardo ha mai vinto una guerra morendo per il proprio paese
Se l'ha vinta è perché ha costretto altri bastardi a morire per il loro paese

Ho deciso di darti tre secondi, solo tre fottuti secondi, per strapparti quel sorriso dal grugno altrimenti ti strappo le palle degli occhi e ti fotto il cervello

Palla di lardo hai il c**o che pare un quintale e mezzo di chewingum masticato te ne rendi conto Palla di Lardo?

Quanto sei alto soldato? Un metro e settantasei, signore! Un metro e settantasei? Non sapevo che facessero pile di me**a così alte, stai cercando di fregarmi qualche centimetro?

Joker: E come fai a sparare sulle donne e sui bambini?
Mitragliere: È facile, vanno più lenti miri più vicino

Ma tu ci sei nato sotto forma di viscido sacco di me**a, Palla di Lardo, o ci hai studiato per diventarlo?

Cerca di stabilire un contatto tra la testa e il c**o, altrimenti sono cazzi enormi

Io lo odio il Vietnam
Sì, non c'è neanche un cavallo in tutto il paese, non c'è neanche un cavallo in tutto il Vietnam
È evidente che c'è qualcosa che non va

Ecco sorellina un bel esemplare di pitone nero dell'Alabama

Palla di Lardo, sarà meglio che rimetti il c**o in carreggiata e cominci a cacarmi anelli con brillanti su di un piatto d'argento, sennò sarò costretto a fotterti di brutto

Ti motiverò palla, dovessi accorciare il ca**o a tutti i cannibali del Congo

Soldato Cowboy, soldato Jocker, voi due stronzi appena avete finito di fare le brande andate a pulire i cessi E i cessi li voglio così lustri e svafillanti che di venirci a fare i suoi bisogni ne dovrebbe essere orgogliosa anche la Vergine Maria!

Ehi Payback, come si fa a fermare 5 negri che stanno sfondando una bianca?
Vaffanculo Stork!

Io volevo tanto vedere l'esotico Vietnam, il gioiello dell'Asia orientale, io Io volevo incontrare gente interessante, stimolante, con una civiltà antichissima e farli fuori tutti Volevo essere il primo ragazzo del mio palazzo a fare centro dentro qualcuno

Che cosa fa crescere l'erba?
Sangue, sangue, sangue
E che lavoro facciamo per vivere?
Uccidere, uccidere, uccidere

Le persone che abbiamo ucciso oggi sono le persone migliori del mondo,quando torneremo in patria non ci saranno più persone a cui vale la pena sparare

Tutti quelli che scappano sono vietcong, tutti quelli che restano fermi sono vietcong molto bene addestrati 

È un mondo spietato, figliolo: bisogna tener duro fino a quando passerà questa mania della pace

Come diceva John Wayne: Un giorno senza sangue è come un giorno senza sole

Togliti immediatamente quel sorriso dalla faccia, altrimenti ti cavo gli occhi e ti fotto il cervello!

Che nome hai dato al tuo fucile Palla di Lardo?
Signore, il nome del fucile di Palla di Lardo è Charlene Signore!

I morti sanno solo una cosa: che è meglio essere vivi

30/06/12

Le Frasi famose più belle del film Fight Club

Le Frasi famose più belle del film Fight Club
  • Con l'insonnia nulla è reale. Tutto è lontano. Tutto è una copia di una copia di una copia... (Protagonista[voce fuori campo]
  • Quando l'esplorazione nello spazio s'intensificherà saranno le società a dare il nome a tutto; la sfera stellare IBM, la galassia Microsoft, il pianeta Starbucks... (Protagonista[voce fuori campo]
  • Come tanti altri anch'io ero diventato schiavo della tendenza al nido IKEA. [...] Se vedevo qualcosa di ingegnoso come un tavolinetto a forma di ying yang dovevo averlo. Il componibile personale per ufficio della Klipsk, la cyclette della Hovetrekke, il divano Ohamshab a strisce verdi della Strinne, perfino le lampade Ryslampa fatte di carta non candeggiata per un ambiente rilassante. Sfogliavo quei cataloghi e mi domandavo "quale tipo di salotto mi caratterizza come persona?". Avevo tutto. Anche i piatti di vetro con piccole bolle e imperfezioni, prova che erano stati realizzati da onesti semplici operosi indigeni artigiani di... Dunque... Una volta leggevamo pornografia, ora siamo passati ad arredomania. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Estranei con questa sincerità mi fanno sentire uno strofinaccio. (Protagonista[voce fuori campo]
  • E poi è successo qualcosa, mi lasciai andare perduto nell'oblio... oscuro, silenzioso, completo. Trovai la libertà, perdere ogni speranza era la libertà. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Ogni sera morivo e ogni sera nascevo di nuovo, resuscitato. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Quella tizia, Marla Singer, non aveva il cancro ai testicoli. Era una bugiarda, non aveva neanche l'ombra di una malattia. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Quando soffri di insonnia non sei mai realmente addormentato e non sei mai realmente sveglio. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Chloe somigliava allo scheletro di Meryl Streep che se ne va in giro per una festa sorridendo, estremamente gentile con tutti. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Se avessi un tumore lo chiamerei Marla. Marla: il taglietto sul tuo palato che si rimarginerebbe se la smettessi di stuzzicarlo con la lingua, ma non puoi. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Nella filosofia tibetana, nell'interpretazione di Sylvia Plath lo so che stiamo tutti morendo, giusto? Ma tu non stai morendo come sta morendo Chloe. (Protagonista[a Marla]
  • Fu così che conobbi Marla Singer. La sua filosofia di vita era che poteva morire da un momento all'altro. La tragedia, diceva, era che non succedeva. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Ti svegli all'aeroporto di Seattle, di San Francisco, di Los Angeles, all'aeroporto di Chicago, di Dallas, di Baltimora, Pacifico, Montagne Rocciose, Midwest. Perdi un'ora, guadagni un'ora. Questa è la tua vita e sta finendo un minuto alla volta. Ti svegli all'Air Harbor International. Se ti svegliassi a un'ora diversa in un posto diverso, ti sveglieresti come una persona diversa? (Protagonista[voce fuori campo]
  • Ovunque viaggio una vita minuscola: porzione singola di zucchero, porzione singola di latte, panetto singolo di burro, il kit hobby cordon bleu al microonde, shampoo e balsamo in un unico prodotto, campioncini di collutorio, saponettine. Le persone che incontro a ogni volo sono i miei amici porzione singola. Tra il decollo e l'atterraggio passiamo del tempo insieme, ci spetta solo quello. (Protagonista[voce fuori campo]
  • In un arco di tempo abbastanza lungo l'indice di sopravvivenza scende a zero. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Ogni volta che l'aereo s'inclinava troppo bruscamente al decollo o all'atterraggio speravo in uno schianto, in una collisione a mezz'aria, qualunque cosa. L'assicurazione paga il triplo se muori durante un viaggio di lavoro. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Istruzioni per il portello [dell'aereo] a 30 mila piedi. Illusione della sicurezza. (Tyler)
  • Ora una questione d'etichetta: mentre passo le do il culo o il pacco? (Tyler[alzandosi dal sedile lato finestrino dell'aereo]
  • Il mio appartamento era al quindicesimo piano di un casellario per vedove e giovani professionisti. Le pareti erano in cemento armato, importante quando la vicina perde l'apparecchio acustico e guarda i quiz in TV a tutto volume. Oppure quando un'eruzione vulcanica di detriti, che una volta erano mobili ed effetti personali, esplode dalla tua parete finestra e finisce fiammeggiante nella notte. Immagino che certe cose accadano. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Che imbarazzo! Una casa piena di condimenti e niente cibo. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Più tardi la polizia mi avrebbe informato che forse si era spenta la fiamma pilota, facendo uscire un filo di gas. Quel gas si sarebbe sparso nell'appartamento, lentamente, per giorni e giorni. Poi sarebbe scattato il compressore del frigorifero. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Be', amico, poteva andarti peggio. Una donna poteva tagliarti il pene mentre dormivi e buttarlo via da una macchina in corsa. (Tyler)
  • Le cose che possiedi alla fine ti possiedono. (Tyler)
  • Quanto sai di te stesso se non ti sei mai battuto? Non voglio morire senza cicatrici. Perciò picchiami se no perdo il coraggio. (Tyler)
  • Non so come avesse fatto a trovare quella casa, ma disse che ci stava da un anno. sembrava che stesse aspettando di essere demolita. Quasi tutte le finestre erano sbarrate da assi; non c'era serratura alla porta da quando la polizia o chi altro l'aveva sfondata, le scale stavano per crollare. Non sapevo se era il proprietario o un abusivo. In nessun caso sarei rimasto sorpreso. [...] Che buco di merda. Non funzionava niente, accendere una luce significava che ne saltava un'altra. Non c'erano vicini, solo dei magazzini e una cartiera. Quel vapore odor di scoreggia, quei trucioli odor di gabbia di criceto. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Dopo la lotta ogni altra cosa nella tua vita si abbassava di volume. Potevi affrontare tutto. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Avrei dovuto cercarmi un nuovo appartamento. Avrei dovuto discutere con la mia assicurazione. Avrei dovuto essere distrutto per le mie belle cazzatine andate a fuoco. E invece niente. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Il lunedì mattina non facevo che pensare alla settimana seguente. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Puoi ingoiare mezzo litro di sangue prima di vomitare. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Era davanti agli occhi di tutti, Tyler e io l'avevamo solo reso visibile. Era sulla punta della lingua di tutti, Tyler e io gli avevamo solo dato un nome. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Signori, benvenuti al Fight Club. Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club. Seconda regola del Fight Club: non dovete parlare mai del Fight Club. Terza regola del Fight Club: se qualcuno grida "basta", si accascia, è spompato, fine del combattimento. Quarta regola: si combatte solo due per volta. Quinta regola: un combattimento alla volta, ragazzi. Sesta regola: niente camicia, niente scarpe. Settima regola: i combattimenti durano per tutto il tempo necessario. Ottava ed ultima regola: se questa è la vostra prima sera al Fight Club... dovete combattere! (Tyler)
  • Ricky, un ragazzo del mio ufficio, non ricordava se avevi ordinato inchiostro blu o nero. Ma fu un dio per dieci minuti quando castigò il cameriere di un ristorante a portar via. A volte sentivi solo il sordo rumore dei pugni al di sopra delle grida, o il soffocamento bagnaticcio quando qualcuno spruzzava sangue. Da nessun'altra parte ti sentivi vivo come lì. Ma il Fight Club esiste solo nelle ore tra l'inizio del Fight Club e la fine del Fight Club. Anche potendo dire a uno che aveva fatto un bel combattimento non avrei parlato con lo stesso uomo. Chi eri nel Fight Club non corrispondeva a chi eri nel resto del mondo. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Mi facevano pena quei ragazzi ammassati nelle palestre che cercavano di somigliare a quello che gli dicevano Calvin Klein o Tommy Hilfiger. (Protagonista[voce fuori campo]
  • L'automiglioramento è masturbazione, invece l'autodistruzione... (Tyler)
  • Nel Fight Club non era questione di vincere o perdere, non era questione di parole. Quelle grida isteriche erano raptus estatici come quelli in una chiesa pentecostale. Quando il combattimento era finito niente era risolto, ma niente importava. Alla fine tutti ci sentivamo salvi. (Protagonista[voce fuori campo]
  • A volte Tyler parlava per me. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Prepararsi ad evacuare l'anima. Dieci... Nove... Otto... Sette... Sei... Cinque... Quattro... Tre... (Marla)
  • Sono il dotto biliare di Jack. [...] Mettimi una pistola alla testa e dipingi le pareti con le mie cervella. (Protagonista[voce fuori campo]
  • È un predatore che si finge animale domestico. (Tyler[parlando di Marla]
  • Oh, mio Dio! Era dalle elementari che nessuno mi scopava così! (Marla[a Tyler]
  • A Marla non serve un amante, le serve un assistente sociale. (Protagonista)
  • Diventai il caldo, piccolo centro del mondo. Ero il maestro Zen. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Le api se ne vanno | Il fuco vola via | La regina è schiava. (Protagonista[voce fuori campo; leggendo una poesia haiku]
  • Sono il sudore freddo di Jack. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Diglielo, il liberatore che ha distrutto la mia proprietà ha riallineato le mie percezioni. (Tyler[al Protagonista]
  • Respingo i principi base della civiltà, soprattutto l'importanza dei beni materiali. (Tyler)
  • Se non trombavano, Tyler e Marla non erano mai nella stessa stanza. I miei genitori fecero la stessa sceneggiata per anni. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Il preservativo è la scarpetta di vetro della nostra generazione. Te ne infili uno quando incontri una sconosciuta, poi ci balli tutta la notte e dopo butti via. Il preservativo intendo, non la sconosciuta. (Marla)
  • Infilarti le piume nel culo non fa di te una gallina. (Tyler)
  • Era magnifico, stavamo rivendendo alle donne ricche i loro culi ciccioni. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Sai niente del tizio che ha inventato questa cosa? Si mormora che sia nato in un manicomio statale e che dorma solo un'ora per notte. È un grande uomo. (Bob[al protagonista]
  • Il Fight Club era il regalo mio e di Tyler. Il nostro regalo al mondo. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Vedo nel Fight Club gli uomini più forti e intelligenti mai esistiti. Vedo tutto questo potenziale. E lo vedo sprecato. Porca puttana, un'intera generazione che pompa benzina, serve ai tavoli, o schiavi coi colletti bianchi. La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti, fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo la grande guerra né la grande depressione. La nostra grande guerra è quella spirituale, la nostra grande depressione è la nostra vita. Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinti che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock star. Ma non è così. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene! (Tyler)
  • Sono la totale mancanza di sorpresa di Jack. (Protagonista)
  • Sono la vendetta sghignazzante di Jack. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Nessuno era il perno del Fight Club, tranne i due uomini che si battevano. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Tyler era coinvolto in una causa civile intentata dall'Hotel Pressman per il tasso di urina nel loro brodo. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Sono la vita sprecata di Tyler. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Lo sapevi? Puoi usare vecchio olio di motore per fertilizzare il tuo prato. (Manifesto pubblicitario della Environmental Protection Agency[Modificato dai membri del Fight Club]
Did you know? You can use old motor oil to fertilize your lawn.
  • Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei la canticchiante e danzante merda del mondo! (Tyler)
  • Se l'aspirante è giovane digli che è troppo giovane. Vecchio, troppo vecchio. Grasso, troppo grasso. [...] Se però aspetta per tre giorni senza mangiare, dormire o essere incoraggiato allora può entrare e cominciare l'addestramento. (Tyler)
  • Prima o poi diventavamo tutti ciò che voleva Tyler. (Protagonista[voce fuori campo]
  • [A Bob] Cazzo, sei troppo vecchio, ciccione! [a Faccia d'Angelo] E tu... cazzo, sei troppo... biondo! (Ricky)
  • Sentite, balordi, non siete speciali, non siete un pezzo bello, unico e raro. Siete materia organica che si decompone come ogni altra cosa. [...] Siamo la canticchiante e danzante merda del mondo. Facciamo tutti parte dello stesso mucchio di letame. (Tyler)
  • Quelli a cui dai la caccia sono le persone da cui dipendi, noi cuciniamo i tuoi pasti, togliamo la tua immondizia, colleghiamo le tue telefonate, guidiamo le tue ambulanze, ti sorvegliamo mentre stai dormendo. Non fare lo stronzo con noi! (Tyler[al commissario di polizia Jacobs]
  • Io sono l'ardente senso del rifiuto di Jack. (Protagonista[voce fuori campo]
  • La prima regola del progetto Mayhem è: non si fanno domande. (Ricky e Mechanic)
  • Non avevo mai avuto un incidente automobilistico. Doveva essere così che si sentiva tutta quella gente prima che la archiviassi come statistica nei miei rapporti. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Abbiamo avuto un'esperienza di quasi vita! (Tyler[parlando dell'incidente stradale]
  • Nel mondo che vedo uno si muove con gli alci, tra le umide foreste dei canyon intorno alle rovine del Rockefeller Center. Indosserà abiti di pelle che gli dureranno per tutta la vita. Si arrampicherà per le liane che avvolgono la Sears Tower. E quando guarderà giù vedrà minuscole figure che pestano granturco e posano strisce di carne di cervo sulla carreggiata vuota di qualche superstrada abbandonata. (Tyler)
  • Sono il cuore spezzato di Tyler. (Protagonista[voce fuori campo]
  • La seconda regola è: non si fanno domande. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Stavo dormendo? Avevo dormito? Tyler è il mio brutto sogno e io il suo. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Vivevo in uno stato di perpetuo déjà vu. Ovunque andassi mi sembrava di esserci già stato. Era come seguire un uomo invisibile. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Mi scopi e mi snobbi. Mi ami e mi odi. Mi mostri il tuo lato sensibile e poi ti trasformi in un vero stronzo. È una descrizione accurata del nostro rapporto, Tyler? (Marla)
  • Le persone parlano con se stesse e vedono se stesse come vorrebbero essere. Non hanno il coraggio che hai tu di lasciarsi trasportare. (Tyler)
  • A poco a poco... Ti stai lasciando diventare... Tyler Durden! (Tyler)
  • Sono andato a letto sempre più presto ogni sera, mi sono svegliato sempre più tardi. Sono stato Tyler sempre più a lungo. (Protagonista[voce fuori campo]
  • Tyler... sei quanto di peggio mi sia mai capitato. (Marla)
  • Cominciai a correre. Finché i muscoli non mi bruciarono e le vene non pomparono acido da batteria. Poi continuai a correre. (Protagonista[voce fuori campo]

28/06/12

Trama del film Fight Club

Il protagonista, consulente del ramo assicurativo di un'importante casa automobilistica, è il prototipo dello yuppie frustrato dalla vita moderna: insonne, ansioso, stordito dal jet lag. Trova un'apparente calma solo cominciando a frequentare gruppi d'ascolto per persone affette da mali incurabili. In questo modo incontra anche Marla Singer, una ragazza, che come lui, finge di avere gravi malattie pur di poter incontrare persone che riescano ad essere pienamente sincere con lei.
Durante i suoi viaggi di lavoro, il protagonista fa la conoscenza di Tyler Durden, un originale ed eccentrico produttore e venditore di sapone. Un giorno, tornato dal lavoro, il protagonista scopre che la propria abitazione è andata distrutta in un'esplosione causata da una perdita di gas propagatasi all'interno di essa; disperato, affidandosi al caso, telefona a Tyler e decide di incontrarlo nuovamente. In questo modo nasce tra i due un affiatato quanto bizzarro rapporto, al punto che Tyler deciderà di ospitarlo nella propria fatiscente abitazione. A questo punto il protagonista verrà coinvolto da Tyler nella creazione del Fight Club, un circolo segreto i cui appartenenti prendono parte a violenti combattimenti tra loro. I due pian piano entrano in simbiosi, e radunano nuovi e numerosi adepti. In breve tempo, quello che era un circolo di combattimenti clandestini si trasforma in un ritrovo di uomini alienati e insoddisfatti, pronti a combattere fino alla morte pur di rovesciare ciò che considerano il loro nemico giurato: l'attuale disumana società, che trova la sua massima espressione nell'"American way of life". Tale indirizzo culmina nella creazione di un gruppo sovversivo e nel concepimento di un fantomatico Progetto Mayhem di stampo eco-terrorista.
Il protagonista nel frattempo parte alla ricerca di Tyler, temporaneamente scomparso, e di una risposta quantomeno plausibile a tutto ciò che sta accadendo. Alla fine il protagonista denuncia alla polizia di essere il capo dei numerosi circoli legati alla boxe clandestina e di avere intenzione di fare esplodere i più importanti istituti di credito della città, al fine di ristabilire la "parità" tra le persone e di creare caos. Ritrova bizzarramente Tyler, infiltratosi nella camera d'albergo in cui avrebbe alloggiato per una notte in attesa di ripartire; lì Tyler gli rivela di essere il suo alter-ego e che i suoi tentativi di cambiare vita sono tutti adunati in un'unica persona, che è appunto Tyler. Alla fine del film, dopo una colluttazione tra i due, il protagonista si spara per stroncare la vita di entrambi, ma la ferita per lui non è funesta, così assiste al crollo dei 12 istituti di credito in cui erano state piazzate le bombe insieme a Marla.